Mi chiamo Aram e sono italiano

Opera performativa - monologo
Autore
Regista
Scenofono
Roberto Tarasco
Produzione
Cooperativa CMC
Anno
Durata
90 minuti
Lingua
Italiano

Aram Kian, madre romana, padre iraniano, cittadinanza italiana, porta sul palcoscenico i ricordi della sua infanzia ed adolescenza trascorse a Sinago, immaginaria località alle porte di Milano e luogo simbolo delle periferie delle città del nord Italia. A far da sfondo alle sue vicende personali sono gli avvenimenti più salienti degli anni Ottanta e Novanta. Una classica infanzia degli anni Ottanta, vissuta nella periferia industriale di una grande città del Nord; una banale adolescenza anni Novanta, condita di musica grunge, cortei studenteschi e serate in discoteca; una comune giovinezza, fatta di inconcludenti anni universitari e lavoro che non si trova. Ritratto tipico di un trentenne italiano; solo che, quando il trentenne in questione si chiama Aram e ha un padre iraniano, le cose si complicano. In bilico fra incanto, ironia e tragedia, Synagosyty racconta la storia dei nuovi italiani, i figli degli immigrati, le cosiddette "seconde generazioni". Attraverso la voce dell’attore protagonista Aram Kian, Gabriele Vacis costruisce un testo che è uno stralcio di vita e di memoria e, insieme, uno sguardo al futuro di una società che impara, giorno per giorno, a dare un significato all’aggettivo "multietnica"