Opera performativa
- spettacolo teatrale
Registi
Drammaturgo
Jens Hillje, Irina Szodruch
Scenofono
Giannis Tsoukalas
Produzione
Kultursprünge and Projektor in co-production with Onassis Cultural Centre, with the financial support of the German Federal Cultural Foundation and the Goethe Institut Athen
Anno
Durata
90m
Lingua
Greco, tedesco
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I corteggiatori hanno affondato le mani nelle tasche di una Grecia devastata. Odisseo è disperso; e quanto a suo figlio, il giovane Telemaco, la crisi economica che affligge Atene in pieno inverno lo pone di fronte a quell'annosa ma opportuna domanda: deve restare o deve andarsene? Dovrebbe aspettare il ritorno dell'eroe? Dovrebbe ripulire lui stesso lo sterco dalle stalle di Augia? O dovrebbe emigrare, seguendo le orme dei suoi antenati? Anestis Azas e Prodromos Tsinikoris hanno dato ruoli da protagonista a una serie di personaggi di diverse generazioni che hanno diviso la loro vita tra la Germania e la Grecia e che faticano a rispondere alla domanda: “Dovrei restare o dovrei andare?" Le loro storie di vita e testimonianze personali sulla migrazione e il ritorno in patria sono intervallate da estratti da l'Odissea. Migranti del passato e Gastabeiter, ateniesi di oggi scossi dalla crisi e specialisti parlano tutti sul palco – insieme a Prodromos Tsinikoris, nel ruolo di Telemaco – dello stato in cui si trova l'Europa, e parlano delle loro odissee personali – Scilla e Cariddi, esperienze di perdita e inganno, colpa e debito economico, disoccupazione e abnegazione. In questo modo, Telemaco ei suoi compagni di viaggio esaminano i vari stereotipi imposti sia da noi stessi che dagli altri, affrontando nel contempo la crisi attuale.