Giuditta Sciamanna (San Benedetto del Tronto, 1992) ha conseguito presso l’Università La Sapienza di Roma la laurea triennale in studi storico-artistici (2016) e con lode la laurea magistrale in storia dell’arte (2019). Per la stesura della tesi magistrale, relativa alla mostra personale di Jackson Pollock presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma (marzo, 1958), ha svolto un viaggio di ricerca presso gli Archivi del Museum of Modern Art di New York. Dopo la laurea magistrale si è dedicata allo studio dell'Archivistica con indirizzo contemporaneo e digitale frequentando il Corso di Alta Formazione presso l'Archivio Centrale dello Stato di Roma. Nel 2023 ha frequentato con successo la prima edizione del Corso di Perfezionamento “Gestione dell’Attività di Due-Diligence dell’Arte” con la prof.ssa Sharon Hecker e il prof. Maurizio Maccarini presso l’Università degli Studi di Pavia. Nel corso degli anni ha collaborato con La Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, i Musei Capitolini, la Fondazione Baruchello. Attualmente è dottoranda con un progetto di ricerca che indaga le questioni, i problemi di metodo e le prospettive di studio nel contesto della pubblicazione del Catalogo Ragionato di un artista.
Il Museo delle Civiltà di Roma dal 2022, con la direzione del dott. Andrea Viliani, ha avviato un processo di revisione che mette in discussione le metodologie di ricerca, di catalogazione e di restituzione delle sue collezioni provenienti da diverse civiltà e da diversi periodi storici. Il suo contributo riflette sui concetti di catalogazione, classificazione, conservazione, inevitabilmente connessi ai processi di archiviazione, specificatamente nel contesto del Museo romano dell’Eur. Il suo contributo si propone altresì di comprendere il significato di questi termini da un punto di vista contemporaneo e di riflettere sulle questioni metodologiche affrontate dal Museo delle Civiltà.